Angela apparteneva al movimento del Divin Amore, il quale mirava alla rinascità religiosa dei membri e al lavoro per l’ambiente. I membri dell’associazione nei giorni stabiliti si radunavano per la preghiera in comune e le conversazioni spirituali, s’invogliavano alla pratica della misericodia cristiana. Visitavano, dunque, ospedali, fondavano ospizi e scuole per giovani poveri. La cura delle ragazze vittime dei vizi, senza appoggio delle famiglia era una delle opere specifiche della compagna del Divin Amore. Angela vi era l’anima. Acquistò tale autorità che i prominenti della città si radunavano nella sua povera stanza presso la chiesa di s. Afra.
La Compagnia propose ad Angela la gestione di tutte le sue opere di misericordia a Venezia. Pure papa Clemente VII propose ad Angela la cura delle opere caritative a Roma. Per ottenere la luce di Dio Angela intraprese il pellegrinaggio in Terra Santa (1524). L’anno dopo come pellegrina venne a Roma per ottenere l’indulgena giubilera (1525). In questo periodo di vita Angela fece diversi pellegrinaggi. A causa della situazione politica (guerra a Brescia) Angela fu costretta a cambiare spesso il posto di soggiorno. Però preghiera e ascesi erano sempre presenti nella sua vita, conducevano all’approfodimento della vita spirituale e alla ricerca delle nuove vie d’impegno religioso. Facendo diversi servizi scorse la possibilità del rinnovo morale e spirituale della società tramite educazione, formazione e preparazione delle giovani alla vita in famiglia.
Nel 1530 Brescia, dopo la guerra, riprese la vita. Intorno ad Angela si radunavano le donne e le giovani desiderose di vita apostolica. Angela desiderava di dare una forma stabile a questo gruppo. Nel 1535 decise di fondare la compagnia avente come patrona s. Orsola Martire. Nel documento della fondazione della Compagnia di s. Orsola sono elencate 28 donne – le prime figlie spirituali di Angela ormai 60.nne. Scrisse la regola, l’8 agosto 1536 approvata dal vicario della diocesi. Il primo capitolo generale ebbe luogo l’8 marzo 1537. Angela fu scelta come superiora generale. Iniziò il nuovo modello d’apostolato nella Chiesa. Diede luce alle religiose congregazioni apostoliche. Orsoline non si diversificavano con l’abito dalle altre donne, non avevano clausura, si dedicavano all’educazione delle ragazze future madri. Angela alle proprie consorelle ordinò di andare in mezzo della gente. Le consacrate, abitando nelle famiglie e dedicandosi all’istruazione e all’educazione, dovevano contribuire al. rinnovamento della socjeta e della Chiesa. Ogni tanto incontrandosi tra di loro dovevano reciprocamente rafforzarsi nella vocazione.
Papa Paolo V approvò la regola della Compagnia di s. Orsola nel 1544 – anno dopo la morte di s. Angela, la quale morì 27 gennaio 1540.
Angela fu sepolta nella chiesa di s. Afra a Brescia, dove fin’ora il suo corpo riposa nell’arco di cristallo ai piedi dell’altare a lei dedito. Clemente XII beatificatò Angela Merici (1788) e Pio VII la canonizzò (1807).
Le idee educative di s. Angela si propagavano rapidamente. In tanti posti venivano create Compagnie di s. Orsola sull’esempio di quella a Brescia – prima nell’Italia del Nord, dopo in Francia da dove le orsoline si sono sparse in tutto il mondo.
Attualmente la famiglia di s. Angela conta c. 9 300 suore, di cui una parte come nel XVII secolo vive nei conventi autonomi, altre appartengono a 40 congregazioni, istituti ed unioni sul diritto diocesano o papale Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante sono uno dai più giovani rami del “vecchio, venerabile tronco orsolineo” (s. Orsola Ledóchowska, Storia della Congregazione).
Pricipali caratteri del carisma delle orsoline, figlie di s. Angela:
- fedeltà a Cisto e corraggio nella testimonianza
- insegnamento ed educazione dei bambini e della gioventù nello spirito cristiano
Dagli scritti di Sant’Angela
Sforzatevi con l’aiuto di Dio di acquisire e di coltivare in voi un tal concetto e buon sentimento, da esser mosse a tale cura e governo solamente dal solo amore di Dio e dal solo zelo per la salvezza delle anime.
(Testamento, Legato 1)
Fate, movetevi, credete, sforzatevi, sperate, gridate a lui col vostro cuore, e senza dubbio vedrete cose mirabili, dirigendo tutto a lode e gloria della sua maestà e al bene delle anime.
(Ricordi alle Colonnelle, Prologo)
Tenete l’antica strada e usanza della Chiesa…e fate vita nuova.
(Ricordi, Settimo Ricordo)