Secondo una viva legenda medioevale s. Orsola era figlia del re cristiano dei Briti. Un figlio del principe pagano volle sposarla. A acusa delle circostanze politiche era difficile negarlo. Orsola, però, fece voto di castità a Cristo. In codesta circostanza, credendo che Dio provederà, espresso il consenso al matrimonio. Pose, quindi, delle condizioni (tre anni di attesa e pellegrinaggio a Roma). Dieci figlie dei nobili (da dove legenda della corte di diecimila vergini, perché ciascuna di loro avrebbe mille ancelle) dovettero accompagnarla (da ciò in futuro il nome della “Compagnia di s. Orsola” e undicimila martiri). Per tre anni S. Orsola istruiva nella fede queste compagne. Fecerò pure il pellegrinaggio a Roma. Nel ritorno presso Colonia le navi furoro attaccate dagli Uni, i quali assediavano la città. Orsola e le sue compagne sono state uccise. I barbari, come dice legenda, avendo la visione dell’ascesa delle vergini in cielo, si tritirarono altre le mura della città e non l’hanno saccheggiata. I cittadini sepelirono con venerazione i corpi delle martiri e sul posto costruiro la chiesa.
Il culto di s. Orsola e le suore Compagne comincia nel IV secolo. La cripta riscoperta a Colonia è di quel tempo. Note dei libri liturgici medioevali, letteratura agiografica, varie forme di celebrazioni, opere degli artisti testimoniano della continuità del culto. S. Orsola è patrona delle numerowe parrocchie e cappelle, e pure delle università: Sorbona a Parigi, Università di Vienna e Coimbre. Cristoforo Colombo pose allo scoperto nel 1493 acipelago del Mare Caraibo il nome di s. Orsola e Undicimila Vergini, oggi Isole Vergini. S . Angela Medici nel 1535 fondò, in onore di s. Orsola Martire, la compagna educativa, germe della numerosa famiglia religiosa, comunemente chiamata, delle orsoline.